Riflessioni a cura degli alunni della classe seconda A della Scuola Secondaria
UN FANTASTICO INCONTRO
Il giorno 18 gennaio 2020 la nostra classe, come altre del nostro istituto, ha avuto la fantastica possibilità di incontrare l’autrice del libro intitolato “Porto il conto dei miei passi”, ossia Anna Miceli.
La giovanissima autrice ha scritto un interessantissimo libro sul bullismo, che parla appunto di una ragazza di quattordici anni di nome Bea che è vittima di bullismo.
Il libro ha un titolo che spiega l’ossessione per i numeri legata al bullismo verbale che subisce la ragazza .
L’autrice ci ha voluto spiegare che ci sono diverse forme di bullismo; ma lei ha voluto parlare in particolare di quello verbale.
Nella vicenda la ragazza, che abitava a Genova, si dovette trasferire in un piccolo paesino al sud , dove finalmente, dopo essersi chiusa in se stessa e non aver parlato con nessuno, conosce due bravi ragazzi : una si chiama Sophie e l’altro Mirko , che la aiuteranno durante la giornata e diventeranno i suoi migliori amici.
L’autrice ci ha raccontato brevemente la trama del suo libro; al suo fianco c’è stata anche una psicologa che ha parlato dei bulli e di come siano realmente dentro. Ho capito che spesso i bulli sono più deboli delle loro vittime.
Abbiamo avuto anche l’opportunità di acquistare il libro autografato e con dedica personale dell’autrice .
Non vedo l’ora di leggerlo perché è un argomento interessante e delicato allo stesso tempo per noi giovani.
A cura di ILARIA PIZZULLI 2^A
Il giorno 18 gennaio io e la mia classe abbiamo incontrato l'autrice del libro "Porto il conto dei miei passi", nell'Aula Magna presso la scuola Deledda.
Anna Miceli era accompagnata dalla presidente dell' AIDE associazione che si occupa della promozione e della tutela delle donne, ma era anche una psicologa: si tratta della dott.ssa Vitalba Bruno.
Gli argomenti trattati sono soprattutto il bullismo nelle sue varie forme; infatti l'autrice ci ha parlato proprio del suo libro che racconta la storia di una ragazza che vive a Genova, ha 14 anni ed è vittima di bullismo, così si trasferisce in un paesino al sud dove conduce una vita molto triste e non parla con nessuno, non riesce a gestire la sua ossessione per i numeri finché non conosce Mirko e un'altra sua amica che l'aiuteranno a risolvere i suoi problemi.
Questo ha generato un vero e proprio dibattito che ha coinvolto sia le due rappresentanti sia noi ragazzi che abbiamo partecipato molto attivamente alla discussione.
Poi il dibattito è continuato, ma abbiamo anche letto alcune pagine del libro, commentando assieme all'autrice che è stata molto disponibile a rispondere alle nostre curiosità sull'argomento.
Alla fine non sono mancate delle domande sul libro da parte di alcuni alunni a cui l'autrice ha risposto.
Così siamo tornati in classe arricchiti da questa esperienza e spero che se ne organizzino tante così.
A cura di Francesco Sannelli 2^A
ANNA MICELI
Anna Miceli è nata a Taranto nel 1996 ed è una giovanissima scrittrice, studia all’Università di Bari, frequenta il terzo anno a Scienze e tecniche psicologiche. Il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento , di natura fisica e psicologica, nei confronti di persone considerate più deboli e incapaci di difendersi. Il bullismo si sviluppa soprattutto nella scuola e nei contesti sociali. Nel 2000 si è sviluppato un altro tipo di bullismo che si è diffuso su internet chiamato cyber bullismo. Una frase del libro che mi ha colpito dice: dalla sua bocca non escono più parole, nella sua testa sono rimasti solo numeri. Nel libro l’autrice racconta una triste storia di bullismo. La protagonista è Beatrice una quattordicenne vittima di bullismo che, a causa di questa violenza, diventa muta. Si tratta di un romanzo che racconta la sofferenza, ma anche la strada per uscire dal tunnel fatto di dolore e amarezza.
Nel romanzo si parla del bullismo verbale . Beatrice è stata vittima di bullismo a 14 anni, c’ è stato poi solo un susseguirsi di cifre ripetute nella sua mente per poter sfuggire a una realtà che appariva ostile.
Per proteggerla i genitori decidono di trasferirsi da Genova in una città del sud e qui si manifesta il suo mutismo. Incontra Sophie e un ragazzo più grande di lei, Mirko, che danno un po' di colore nella sua vita grigia.
A cura di Luigi Curci 2^A
Porto il conto dei miei passi
Il giorno 18 gennaio, presso l’I.C. “Deledda-S.G.Bosco” si è tenuto l'incontro con l'autrice Anna Miceli, scrittrice del libro “Porto il conto dei miei passi”. Come di consueto, l'incontro è iniziato con una breve presentazione dell'autrice e, subito dopo, con la spiegazione delle varie forme di bullismo. “Molti genitori usano la parola bullismo in modo sbagliato” dice la dirigente, accompagnata dall'autrice e dalla psicologa. “Il bullismo è un'azione offensiva ripetuta più volte”. E così si conclude il discorso della preside.
Subito dopo aver sintetizzato la storia, l’autrice chiama alcuni ragazzi a leggere dei passi significativi del libro. Infine ha lasciato spazio alle domande degli alunni. I saluti sono stati brevi e i ragazzi si sono allontanati felici, quasi tutti con il proprio libro in mano.
A cura di Donatella Apollaro
Sabato diciotto gennaio duemilaventi gli alunni dell’I.C Deledda.S.G.Bosco hanno incontrato la bellissima e giovane autrice Anna Miceli. È nata a Taranto e, oltre ad essere una scrittrice, è anche una studentessa presso la facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche di Bari.
Appena siamo arrivati nell’Aula Magna, alcuni ragazzi tra cui anche io siamo andati da lei per comprare il libro e per farci fare la dedica, dopo di che l’autrice ha iniziato a raccontarci di aver coltivato la passione per la scrittura fin da bambina, infatti, diventata più grande, si è convinta a scrivere un libro ovvero il suo primo romanzo “Porto il conto dei miei passi”.
Il romanzo parla di una ragazza di nome Beatrice, di quattordici anni, che, da quando è stata vittima di bullismo, non riesce più a parlare, ma nella sua testa sono rimasti solo numeri che si ripetono continuamente. Per proteggerla da tutto il mondo che la circonda, ma soprattutto da se stessa, i genitori decidono di trasferire la famiglia da Genova a un piccolo paese al sud , nella speranza che questo cambio radicale di abitudini possa in qualche modo aiutare Beatrice a uscire dal suo mutismo.
Qui la ragazzina incontra una simpatica ed esuberante coetanea, Sophie, e un ragazzo un po’ più grande di lei, Mirko, che l’aiutano a poco a poco a ridare colore alle sue giornate, a sconfiggere per sempre le paure e a far sparire i fantasmi di un passato.
Dopo l’autrice ha affrontato il tema del bullismo e del cyberbullismo e io sinceramente penso che essere bulli non serva a niente perché alla fine il bullo, da solo, non è nessuno; invece, riguardo alle vittime, penso che bisogna essere sempre coraggiosi e cercare di sconfiggere il bullo e non ci si deve mai isolare e tenere tutto per sé, ma bisogna sfogarsi con un amico o con i genitori.
Penso che l’incontro sia stato uno dei più belli, perché l’autrice è stata molto gentile e simpatica nel raccontarci tutto questo ed ha avuto molta pazienza e anche disponibilità nel volerci incontrare. È stata proprio una bellissima giornata!
A cura di Helena Pirrazzo 2^A
Sabato 18 gennaio siamo scesi in Aula Magna per incontrare Anna Miceli, autrice del libro "Porto il conto dei miei passi".
Il libro racconta di una ragazza di quattordici anni di nome Beatrice, vittima di bullismo e questo le causa l'ossessione per i numeri e il mutismo. Così i genitori decidono di trasferirsi da Genova in un paesino del sud. Qui Bea conosce Sophie, una sua coetanea e Mirko un ragazzo un po' più grande di lei. I due giovani aiutano Bea a uscire dalla sua situazione con la loro amicizia. Ad un certo punto la madre decide di ritornare nella loro città per festeggiare il Natale con i nonni e… giustamente non ha potuto svelarci il finale del racconto e quindi ci ha lasciato con la suspense. Assieme all' autrice c'era una psicologa che ci ha aiutato a capire cosa sia il bullismo rispondendo ad alcune domande. Il bullismo è una forma di violenza sia fisica che verbale ripetuta più volte. Al giorno d'oggi si sente parlare molto anche del cyberbullismo,violenza tramite internet.
Questo incontro è stato molto interessante ed Anna Miceli è stata molto chiara e gentile nei nostri confronti e ci ha fatto capire quanto sia importante l'amicizia per superare i problemi e che non bisogna mai commettere atti di bullismo nemmeno per scherzo.
A cura di Leonardo De Biasi 2^A
Lo scorso sabato, io e la mia classe ci siamo recati al piano terra della scuola per dirigerci all’interno dell’“Aula Magna”. Stavamo attendendo l’arrivo della scrittrice Anna Miceli, autrice del libro “Porto il conto dei miei passi”, basato sulla vita di una ragazza di nome Beatrice che è vittima di bullismo.
Il tutto si è aperto con il discorso della dirigente scolastica Luciana Lovecchio che ha ringraziato l’autrice di aver concesso una visita al nostro istituto. Come prima cosa Anna Miceli ha iniziato il firmacopie dei libri; in seguito ci ha raccontato in breve la trama del libro, ma senza rivelare i particolari, come il significato del titolo del libro, per infonderci curiosità nel leggerlo. È seguito il momento delle domande poste alla scrittrice da parte dei ragazzi a cui lei ha risposto con gioia.
A cura di Andrea Mongelli 2^A