Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado ad indirizzo Musicale

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Al teatro comunale Alcanicés l’IC Deledda-S.G.Bosco sottolinea il valore dell’Inclusione attraverso il dialogo interculturale

Si è tenuto nella mattinata del 12 aprile ’22 al teatro comunale Alcanicés un “incontro tra culture”: quella italiana quella rumena. L’evento fa parte della rassegna “Verso l’inclusione”, un’iniziativa diventata oramai identitaria e iconica dell’Istituto Deledda - S.G. Bosco, organizzata dal Team Inclusione costituito dai proff. Carmelo Ribecco, Cardinale Marianna, Carrera Marivita e Negro Antonio.

Alla manifestazione hanno preso parte Marius Galbeaza, (Galbiasa) rappresentante del Consolato della Romania a Bari, Vito Parisi, Sindaco di Ginosa, Vera Santoro, Assessore alle politiche culturali/educative/giovanili del comune di Ginosa, Vito De Palma e Marco Galante, Consiglieri della regione Puglia, Ana Maria Tomaziu Prof.ssa di Lingua, Cultura e Civiltà Rumena, Dott.ssa Annamaria Caggiano Presidente del Consiglio d’Istituto.

L'obiettivo principale di questo evento è stato quello di creare un ponte relazionale e culturale attraverso la valorizzazione della cultura rumena all'interno del nostro istituto e della nostra comunità ginosina. I ragazzi dell’Istituto hanno mostrato dei compiti di realtà, realizzati durante attività scolastiche, attraverso cui hanno sottolineato la forte vicinanza e conoscenza delle due culture. 

Introdurre i lavori è stato compito della Fanfara dell’indirizzo musicale dell’Istituto che ha intonato i due inni nazionali.

Le parole della Dirigente Scolastica, dott.ssa Marina Agostino, hanno sottolineato come il fine della scuola italiana sia quello di favorire i processi d'inclusione attraverso la conoscenza e la valorizzazione della diversità di cui ognuno di noi è portatore.

Gli alunni della classe 3^ D Primaria (docenti: Di Giorgio Nunzia, Ranaldo Donata) hanno letto la leggenda nascita del popolo rumeno. 

La Classe 2^ C Secondaria (docenti: Di Biase Sara, Antezza Emanuella) ha realizzato delle tele che raffigurano tre sculture dello scultore rumeno Constantin Brâncuși (1876 –1957): Colonna senza fine (1937), La porta del bacio (1937-1938), Mensa del silenzio (1937-1938); queste tele sono state donate al Consolato della Romania che le esporrà nella sede della città di Bari. C’è stato poi la lettura delle lettere risultato di scambio epistolare tra alunni di nazionalità italiana e rumena.

Gli studenti della classe 2^ D Secondaria (docenti: Pizzulli Filomena) si sono cimentati nella Lettura di poesie (Storie dal mio giardino, Sui pattini, Su, parliamo della terra da cui veniamo, Quando gli alberi avevano gli occhi) di Ana Blandiana, pseudonimo di Otilia Valeria Coman (Timișoara, 25 marzo 1942), poetessa romena, sostenitrice dei diritti civili in Romania.

Alcuni studenti delle classi 2^ E/D Secondaria (docenti: Guzzi Piero) hanno approfondito e studiato George Enescu  (Liveni, 19 agosto 1881 – Parigi, 4 maggio 1955) compositore, violinista, pianista, pedagogo e direttore d'orchestra rumeno. In particolare, hanno analizzato Rapsodia  

Indagando le sensazioni provate durante l’ascolto.

Grande soddisfazione nelle parole del prof. Carmelo Ribecco, uno degli organizzatori e moderatore dell’evento: “In questo momento storico in cui nella nostra società si parla soltanto di muri, barriere, respingimenti nei confronti dell'altro mi preme sottolineare l’importanza di iniziative come queste che quei muri quelle barriere quei respingimenti tendono ad abbatterli cercando di superare la logica dei pregiudizi e degli stereotipi nei confronti di qualsiasi forma di diversità. Conoscere l'altro diverso da sé crea i presupposti basilari per non avere paura dell'altro. Conoscere l'altro diverso da sé pone i presupposti fondamentali per abbattere i muri dei pregiudizi e degli stereotipi. Conoscere l'altro diverso da sé pone le basi per una comunità inclusiva disposta al dialogo e ad una cultura di pace. Pertanto, educare al dialogo interculturale diventa oggi l’elemento fondamentale per opporsi alla logica della guerra e della discriminazione in qualsiasi parte del mondo avvenga e pone le basi per una società inclusiva in cui ogni forma di diversità possa esprimersi e trovare la propria dimensione.

L’evento si è concluso con l’esibizione della Fanfara d’Istituto che ha intonato l’Inno europeo, l’Inno alla Gioia.

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