Ciao Davide, quest’ultimo saluto è per te… non credevamo potesse succedere, soprattutto quest’anno, i nostri incontri erano diventati più frequenti e tu eri felice di stare a scuola con noi. In questi giorni tutti abbiamo sentito un forte senso di impotenza, di smarrimento, di vuoto, di incompletezza, di dolore.

L’emozione è tanta e la mente è piena di immagini e ricordi, dalla prima volta in cui ti abbiamo visto e conosciuto. Hai percorso la tua strada nella nostra scuola lasciandoci tanti insegnamenti… sì, perché ogni volta che entravi in classe magicamente in noi cambiava qualcosa, ci sentivamo gioiosi, vivevamo quel tempo lento, rigenerante, quel tempo che ti costringe a fermarti, ad osservare, a sentire le emozioni, quel tempo che sapeva di umanità. Ci fermavamo a sentire i profumi, le voci, il calore e la consistenza degli oggetti sotto le nostre dita, mentre le tue dita scorrevano silenziosamente sulle nostre vite.

Tu, così piccolo, così fragile, ma così fortemente presente, eri tu a guidarci sempre, eri tu a indicarci il percorso, eri tu a mantenerci quando vacillavamo, ci portavi a rivedere il nostro lavoro, i nostri schemi, le nostre vite, ci portavi a ridisegnarci in modo diverso, ad appianare quelle salite che sembravano insormontabili.

E perdonaci, Davide, se non sempre ci siamo riusciti, perdonaci se non sempre siamo riusciti a garantirti il massimo! Stavamo percorrendo una strada insieme e questo faceva crescere te, Davide, ma anche noi, pieni della tua bellezza e della tua presenza. E le nostre vite sono cambiate… ciascuno di noi, alunni, docenti, collaboratori scolastici, genitori, tutti coloro che hanno fatto un tratto di strada con te non saranno più gli stessi, perché quel pezzo di te che ciascuno di noi ha nel cuore ci renderà sicuramente persone migliori. Grazie, Davide, fa’ buon viaggio.