Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado ad indirizzo Musicale

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L’ "I.C. Deledda – S. G. Bosco” incontra Davide Morosinotto

La storia di Viktor e Nadya

 

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Il giorno 31 gennaio 2018, la nostra classe ha avuto l’opportunità di incontrare un rinomato scrittore, Davide Morosinotto. Ci ha raccontato la storia di due ragazzini, Viktor e Nadya, protagonisti del libro “La sfolgorante luce di due stelle rosse”, storia ambientata nel periodo della seconda guerra mondiale, in Russia, precisamente a Leningrado (oggi San Pietroburgo). È il periodo in cui Hitler e Stalin stringono un patto: la Russia avrebbe fornito risorse alla Germania e in cambio quest’ultima non l’avrebbe attaccata. Tuttavia Hitler, contravvenendo agli accordi, decide di assediare il territorio sovietico: è il 22 giugno 1941. Essendo scoppiata la guerra, i ragazzi con più di sedici anni vengono arruolati nell’esercito, mentre quelli più piccoli si mettono in salvo con treni speciali che li portano lontano dalla avanzata tedesca. Arriva il giorno della partenza e Viktor e Nadya sono alla stazione. Viene scritto loro un numero sulla mano e, sfortunatamente, i numeri sono diversi. Questo significava che i fratelli sarebbero saliti su due treni differenti. Viktor prova in tutti i modi a prendere il treno della sorella, ma invano. Il ragazzo arriva in Kazakistan dove deve lavorare in una fattoria. Lì apprende che il treno che trasportava la sorella ha subito un attacco nemico. Ma lui sente fermamente che la sorella è ancora viva. Perciò, una sera, assieme ad alcuni amici, parte alla ricerca di Nadya. La ragazza è sopravvissuta, perché la notte dell’attacco era andata a dormire in stazione e non nel treno. Sapendo che il fratello credeva nella telepatia e vedendo che i Tedeschi circondavano la città, Nadya decide di rifugiarsi in una fortezza, situata su un isolotto al centro del fiume, con alcuni amici e marinai. Per far spaventare i soldati tedeschi escogita uno stratagemma. Posiziona degli spaventapasseri così da far credere che all’interno di quella fortezza ci sia un intero esercito.  

La storia viene raccontata attraverso i diari dei due fratelli scritti su dei quaderni che il padre aveva regalato loro. Il libro, oltre a essere interessante, ha una grafica accattivante con annotazioni a bordo pagina, cartoline, volantini, mappe. Concludo con un pensiero di Nadya che dovrebbe far riflettere tutti noi: “E pensare che mi annoiavo tanto a scuola quando la professoressa ci parlava delle antiche battaglie e poi pretendeva che ripetessimo la lezione a puntino, invece è molto diverso quando la guerra riguarda i posti che conosci, quando vorresti saper se il tuo papà è ferito e non lo sai, quando ti chiedi se il nemico attaccherà prima il tuo villaggio o la città dove lavora tua madre.”

di Pietro INGLESE classe II A

Scuola Secondaria

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LA SFOLGORANTE…. STORIA DI VIKTOR E NADYA

 

Oggi la nostra scuola ha accolto l’autore Davide Morosinotto, il quale ha presentato il suo libro “La sfolgorante luce di due stelle rosse”. Ci ha rivelato molte cose che non sapevamo: ad esempio, ci ha detto che i libri (suoi o di altri scrittori), se di successo, possono essere premiati anche dopo mesi dall’uscita! Oppure, nessuno si sarebbe aspettato che l’autore avesse tradotto videogiochi prima di raggiungere la fama e vincere ben ventidue premi.

Dopo ciò, ha cominciato a raccontare del libro: il periodo storico è la Seconda Guerra Mondiale, nel dettaglio ci troviamo nel 1941 a Leningrado (attuale San Pietroburgo). La Russia era governata da Stalin, che, temendo di essere attaccato dalla Germania, strinse un accordo con Hitler. Ma i Tedeschi non rispettarono i patti e assediarono Leningrado come, d’altronde, tutta l’ Unione Sovietica. Era il 22 giugno 1941 quando la Germania eliminò, in una notte sola, tutte le armate russe. La Russia decise di arruolare tutti coloro che avevano più di sedici anni; il resto dei bambini e dei ragazzini russi era inviato con dei treni fuori dal terreno di guerra: da qui l’autore ha cominciato a raccontarci la vera e propria trama del libro.

La storia ha come protagonisti Viktor e Nadya, due fratelli di tredici anni inseparabili.

Il giorno della loro partenza, scoprirono di dover prendere due treni diversi: Viktor il treno numero settantasette, mentre Nadya il numero settantasei; cercarono in tutti i modi di sfuggire ai controlli, ma l’uno si divise dall’altra. Viktor fu fortunato nel trovare alcuni suoi amici con cui fece gruppo per affrontare l’interminabile viaggio verso il territorio siberiano.

Egli approdò in una fattoria, e ciò lo costrinse a praticare lavori manuali per contribuire al lavoro dei suoi compagni. Un giorno, però, il ragazzo fu chiamato dal proprietario della fattoria che gli comunicò che sua sorella ( con tutti i passeggeri del suo treno ) era morta, facendogli leggere la notizia sul giornale. Viktor sentiva che Nadya si era salvata e fremeva per andarla a cercare.

La ragazza si trovava esattamente nel punto in cui i Tedeschi stavano chiudendo la frontiera, sulle sponde di un lago sul quale era situato un’isola, che a sua volta presentava una fortezza il cui nome in italiano significa “nocciola”. Con Nadya c’erano cinque amiche e dieci marinai. Nadya sapeva che suo fratello sarebbe andato a cercarla, quindi decise di difendersi più a lungo possibile, fingendo di essere ultraprotetta, grazie all’uso di spaventapasseri vestiti da soldati durante i novecento giorni d’assedio.

Il tutto viene raccontato in pagine di diario dell’una e dell’altro.

La cosa che più mi ha colpito di quest’incontro è il fatto che l’autore, pur essendo così giovane, ha scritto tanti libri e ha mostrato una bravura tale da non avere nulla da invidiare ad autori più attempati.

di Giuseppe SANNELLI classe II A

Scuola Secondaria

 

 

 

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